DECRETO SBLOCCA CANTIERI: QUALI LE NOVITÀ FISCALI PER LE IMPRESE

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Le principali novità del decreto sblocca cantieri, in lavorazione al tavolo del Consiglio dei Ministri, riguarderebbero le misure fiscali.

Secondo alcune indiscrezioni, nel provvedimento si parlerebbe non solo di una riduzione dell’IMU ma anche  della detrazione degli interessi passivi del mutuo per chi acquista immobili da destinare alla locazione.

Lo sblocca cantieri, tuttavia potrebbe trasformarsi in una vera e propria manovra bis per stimolare gli investimenti e la crescita.

Il Governo starebbe valutando il super-ammortamento anche per gli investimenti effettuati nel 2019 e una progressiva riduzione dell’IRES per le imprese che si presenta però di difficile applicazione.

NOVITA’ FISCALI

Per stimolare gli investimenti, chi acquista un immobile da affittare dopo averlo ristrutturato e riqualificato ha diritto alle seguenti agevolazioni:

  • La riduzione del 50% dell’imposta di registro;
  • La detrazione degli interessi passivi del mutuo per chi acquista immobili da dare in affitto;
  • La riduzione dell’IMU per i primi quattro anni, sia nel caso di locazione con patti in deroga che di affitto a canone concordato;
  • La riduzione da 10 a 5 anni del periodo per usufruire delle detrazioni IRPEF riconosciute dal bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili.

L’obiettivo è quello di favorire un incremento di gettito per l’Erario, dovuto ad un incremento dell’attività edilizia e all’emersione del nero sugli affitti e sulle ristrutturazioni.

Per usufruire delle agevolazioni previste dal decreto sblocca cantieri, chi acquista immobili deve non solo rispettare gli adempimenti previsti ma, entro 30 mesi dall’acquisto deve stipulare un regolare contratto di locazione.

DETRAZIONE DEL 65% PER LE RISTRUTTURAZIONI DI EDIFICI RURALI

La detrazione del 65% è la novità introdotta nella bozza del decreto la cui finalità è quella di valorizzare l’architettura rurale e di portare in detrazione le spese sostenute per le relative ristrutturazioni.

Il testo del decreto, prevede anche di cedere il credito al fornitore, di cumulare incentivi diversi, ecobonus e sisma bonus, per esempio.

Al fine di evitare che alcuni edifici soggetti a particolari vincoli vengano abbandonati, il decreto prevede anche la possibilità di cambiare la destinazione d’uso e di inserire impianti tecnologici, fermo restando che l’immagine complessiva della tipologia architettonica resti inalterata.

DECRETO CRESCITA: IN ARRIVO SUPER-AMMORTAMENTO E RIDUZIONE IRES AL 20%

Secondo alcune indiscrezioni, nella seduta di mercoledì 20 marzo 2019, il Governo avrebbe messo a punto una vera e propria manovra bis per stimolare crescita ed investimenti.

Il relativo provvedimento conterrebbe ben 35 articoli con importanti novità fiscali che vanno dal super ammortamento  alla riduzione strutturale dell’IRES dal 24% al 20%.

Precisiamo che il super ammortamento del 130% risulterebbe applicabile alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali fino ad un massimo di 2,5 ml di euro e fino al prossimo 31 dicembre.

La riduzione strutturale dell’IRES, dovrebbe sostituire la mini-IRES del 15% introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 e per la quale il Governo è pronto a fare un passo indietro, data la sua difficile applicazione.

Ciò di cui abbiamo dato delle informative è ancora aleatorio e si aspettano conferme. Quello che possiamo dire con certezza, è che il Governo ha l’obiettivo di stimolare l’economia e i nuovi investimenti trovando delle soluzioni o puntando su sconti e agevolazioni di natura fiscale.

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